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"Omnia mutantur, nihil interit": "Tutto cambia, nulla perisce". Così si esprime Pitagora nel XV libro delle Metamorfosi di Ovidio, opera che rappresenta una sorta di "enciclopedia in versi" del mito classico e che è riuscita a tramandare nei millenni storie e leggende con protagonisti donne, uomini, eroi, semidei e divinità. Ad accomunarli, il fatto di aver subìto una trasformazione (per mano propria o altrui, volontariamente o costretti), spesso legata a questioni d'amore.
Proprio alle "metamorfosi amorose" è dedicato il terzo appuntamento del festival PadovAntiqua 2019, in programma domenica 19 maggio alle 20 presso la Sala dei Giganti di Palazzo Liviano. Il repertorio spazia da Stradella a Lully, da Monteverdi a Cavalli, e dai brani strumentali all'opera barocca, con un programma proposto e ideato ad hoc dall'Ensemble La Estrella proveniente da Torino.
Tra i miti più celebri dell'antichità legati alla metamorfosi, a farla da padrone è un personaggio in particolare, presente ad esempio ne La Calisto di Francesco Cavalli: è Giove, le cui avventure amorose spesso raggiungono il successo grazie a un atto di auto-trasformazione. Celeberrimo è il caso di Giove e Danae, che sarà l'oggetto della conferenza d'arte introduttiva al concerto come esempio di tema indagato a più riprese da diversi artisti nel corso dei secoli, dal Rinascimento in poi.
Proprio alle "metamorfosi amorose" è dedicato il terzo appuntamento del festival PadovAntiqua 2019, in programma domenica 19 maggio alle 20 presso la Sala dei Giganti di Palazzo Liviano. Il repertorio spazia da Stradella a Lully, da Monteverdi a Cavalli, e dai brani strumentali all'opera barocca, con un programma proposto e ideato ad hoc dall'Ensemble La Estrella proveniente da Torino.
Tra i miti più celebri dell'antichità legati alla metamorfosi, a farla da padrone è un personaggio in particolare, presente ad esempio ne La Calisto di Francesco Cavalli: è Giove, le cui avventure amorose spesso raggiungono il successo grazie a un atto di auto-trasformazione. Celeberrimo è il caso di Giove e Danae, che sarà l'oggetto della conferenza d'arte introduttiva al concerto come esempio di tema indagato a più riprese da diversi artisti nel corso dei secoli, dal Rinascimento in poi.
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